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26 Marzo 2020Cos’è lo Spam
Lo spam è uno dei più fastidiosi e comuni fenomeni della nostra vita in rete: chiunque possieda una casella email ha provato la frustrazione di essere invaso da posta inutile. Lo spam, infatti, non identifica per forza un crimine informatico: esso consiste semplicemente nell’invio di contenuti a un gran numero di indirizzi e a una tale frequenza da essere intrusivo e sgradevole. Nella sua variante più inoffensiva, esso veicola semplicemente pubblicità; può però essere anche un mezzo di trasmissione di vari virus, come Worm, Trojan e via dicendo. Inoltre, è pratica comune nel Phishing. Nei Social Media, è considerata spam la pubblicazione di un medesimo post in molti gruppi e pagine diverse.
Fortunatamente, la tecnologia ci viene in soccorso: molti provider di posta elettronica, come ad esempio Gmail, bloccano in automatico le mail di spam; è inoltre possibile segnalare come spam manualmente le mail di cui siamo stufi e relegarle per sempre all’anonimato. Anche sui social spammer e inviatori seriali di catene di Sant’Antonio hanno vita dura: bastano pochi repost dello stesso contenuto su gruppi e pagine diverse con lo stesso commento per venire segnalati come spammer. La pena? Il blocco della possibilità di condividere contenuti per alcuni giorni.
Capita però a moltissime persone di dover condividere contenuti via mail, newsletter, inviti a eventi, remind di riunioni…Come fare dunque a non essere scambiati per spam e non venire cestinati ancora prima di essere arrivati agli occhi dei nostri interessati?
Cosa fare per non essere considerati Spam
1. Scrivi correttamente
Ebbene sì, sembra una banalità ma…controlla la grammatica e la sintassi. I filtri Spam dedicano molta attenzione alle parole mal scritte: controlla con attenzione di aver scritto bene sia l’oggetto della mail sia il testo vero e proprio. Gli errori grammaticali e sintassi sono un indice di utilizzo di un traduttore automatico e triggerano i filtri. Inoltre, fanno una pessima impressione in chi legge e fanno perdere credibilità ancora prima di aprire la mail.
2. NON URLARE
Non mi stancherò mai di ripeterlo: evita, evita, EVITA il maiuscolo. La netiquette in questo è chiara: il maiuscolo vuol dire urlare e urlare non è gentile. Inoltre, il maiuscolo viene interpretato dai filtri come inequivocabile indizio di spam.
3. Non usare parole trigger
Anche se l’evento a cui stai invitando il tuo pubblico è imperdibile e la riunione che stai segnalando è urgente, evita di dirlo nel titolo della mail. L’ingegneria sociale usa spesso parole che danno senso di urgenza oppure che stuzzicano l’avidità o il desiderio degli utenti già nell’oggetto per spingere ad aprire la mail: lo sanno loro, e lo sanno anche i filtri antispam. Parole come urgente, imperdibile, gratis, hai vinto, magari scritte in maiuscolo e accompagnate da punti esclamativi, hanno alte probabilità di venire schermate dai filtri antispam.
4. Font e colori: non troppi
I filtri antispam possono bloccare email troppo elaborate e colorate; e inoltre l’uso di molti font diversi e colori accesi e in contrasto può infastidire gli utenti. È meglio limitarsi a pochi (al massimo due) font e pochi colori, in linea con la palette dell’organizzazione per cui scriviamo.
5. Non mandare troppe email
Ci sono quelli che mandano alla stessa persona una o più mail al giorno. Mail in continuo, per aggiornare su nuove offerte, promozioni, riunioni, eventi. Ecco: magari non è il caso. Meglio limitare gli scambi alle questioni importanti, appuntamenti a cui non mancare, correzioni urgenti. Inviare una mail al giorno, o più mail al giorno, fa solo correre il rischio di venire ignorati. E se il mio progetto mi impone di mandare email spesso? Non dobbiamo per forza rinunciare alla quantità: dobbiamo però prestare ancora più attenzione alla qualità.
6. Crea contenuti interessanti
E non solo per te! Secondo il tuo punto di vista, il tuo articolo, la presentazione del tuo libro, il compleanno di tuo figlio o la riunione del progetto aziendale sono questioni importanti e interessantissime. Ma non è così per tutti. Per evitare di venire infilati nella cartella spam o semplicemente ignorati, è vitale che ciò che si scrive sia un tema di interesse. Questo vuole anche dire essere concisi ed evitare i muri di testo.
Questi sono alcuni consigli in breve, validi per chiunque si trovi in una posizione in cui deve mandare molti messaggi email: per coloro che se ne occupano a livello professionale e devono per lavoro effettuare molte operazioni di email marketing esistono molte altre soluzioni tecniche: una buona lista è quella fornita da Webengage, piattaforma di automazione dell’engagement con il pubblico, o quella di Optinmonsters. Anche Mailchimp ne fornisce una molto semplice anche per chi è alle prime armi.
Ora, questi criteri sono noti ai marketers e a una buona parte degli utenti più competenti nel web; ma sono noti anche agli hacker, che quindi sanno come aggirarli. Un buon filtro antispam permette di bloccare i tentativi di adescamento più goffi, ma come evitare quelli più elaborati e subodorare gli spam in anticipo?
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