Interviste alle vittime di truffe online
DISCLAIMER: In questa sezione troverete delle interviste rivolte a delle vittime di truffe relazionali. Abbiamo scelto di usare un avatar perché chi subisce una truffa spesso prova vergogna nel parlarne. In questo caso l'avatar funge da "messaggero" per passare il messaggio. Nel caso in cui dovessi provare fastidio nel seguire il video ti suggeriamo di ascoltare solo il contenuto vocale.
Buon ascolto
Una truffa sentimentale online...sventata
Intervista a Maria
Oggi, abbiamo il privilegio di ascoltare il racconto di Maria (abbiamo usato il nostro Avatar per tutelare l'immagine della persona truffata).
Maria è una giovane donna di 35 anni che ha recentemente vissuto un'esperienza spiacevole su un'app di incontri.
Maria rivela di essersi iscritta a Tinder dopo alcuni mesi di singletudine, desiderosa di fare nuove conoscenze e di sperimentare qualcosa di diverso.
Durante l'intervista, Maria descrive il profilo del truffatore come apparentemente perfetto, con caratteristiche progettate per attirare le donne. Tuttavia, l'atmosfera cambia quando l'intervistatore esplora la fase successiva della relazione virtuale, dove il truffatore adotta tattiche di "love bombing" per cercare di conquistarla. La donna racconta come il truffatore diventi sempre più invadente nei messaggi, rivelando le sue intenzioni eccessivamente serie.
La svolta nell'intervista avviene quando Maria inizia a sospettare della genuinità del truffatore, soprattutto quando quest'ultimo cerca di coinvolgerla in investimenti in criptovalute. La donna spiega come abbia gradualmente smascherato il truffatore, richiedendo prove della sua presunta ubicazione e identità tramite foto, esponendo infine la sua vera natura.
L'intervistatore esplora il momento in cui Maria ha scoperto il truffatore su un nuovo profilo su Tinder, con un nome e un'età diversi. Maria condivide le sue emozioni al riguardo, evidenziando sia la sua sagacia nel riconoscerlo che il senso di giustizia che l'ha spinta a segnalare il truffatore per proteggere altre donne.
Infine, Maria condivide come questa esperienza l'abbia cambiata, incoraggiando la prontezza nel segnalare profili sospetti e offrendo un consiglio alle donne di diffidare da chi afferma di essere in Italia per affari.
Ringraziamo Maria per la sua testimonianza preziosa che sicuramente aiuterà altri a essere più consapevoli così che possano avere degli utili strumenti per difendersi dalle truffe relazionali online.
Una truffa costata 6.000 euro
Intervista ad Andrea
Oggi, abbiamo il privilegio di ascoltare il racconto di Andrea (abbiamo usato il nostro Avatar per tutelare l'immagine della persona truffata).
Andrea è un uomo adulto di 38 anni che recentemente è stato vittima di una truffa informatica che gli ha causato la perdita di 6 mila euro, praticamente tutti i suoi risparmi. L'intervistato inizia spiegando come è avvenuto il furto e come si è ritrovato coinvolto in questa truffa.
Andrea racconta di aver ricevuto diverse mail dalla sua banca, che lo sollecitava a leggere nuove norme di sicurezza per evitare il blocco di alcune funzioni sul suo conto corrente. Per pigrizia, aveva rimandato la lettura. Un giorno, però, riceve una chiamata da supposti operatori della banca che gli comunicano che il tempo per l'aggiornamento era scaduto e che avrebbero bloccato le funzioni del suo conto a meno che non avesse autorizzato l'aggiornamento telefonicamente. Ingenuamente, fornisce loro i codici di accesso, cadendo nella trappola.
La consapevolezza della truffa arriva quando un amico lo avvisa di controllare il conto. Panico e paura lo assalgono quando scopre che il suo conto è stato prosciugato. Andrea si reca immediatamente in banca, dove gli confermano che le mail erano vere, ma che i finti operatori telefonici hanno ingannato la sua buona fede. La denuncia ai carabinieri segue, ma la risposta è che si tratta di una truffa comune e le possibilità di recupero sono limitate.
Riguardo alle emozioni provate, Andrea descrive un iniziale stato di panico, con tremori e dolore all'intestino. La rabbia e la vergogna emergono successivamente, rivolte sia alla banca che sembrava disinteressata, sia a se stesso per essersi sentito uno stupido dalla risposta dei carabinieri.
L'intervistato attualmente si sente arrabbiato e frustrato, consapevole che la procedura di rimborso sarà lunga e incerta. Considera di rivolgersi a avvocati specializzati. Inoltre, ha sviluppato una crescente paranoia nei confronti delle chiamate e degli incontri casuali, sentendosi vulnerabile a ulteriori truffe.
L'intervista di Andrea fornisce un'importante testimonianza sulla gravità delle truffe informatiche e sottolinea la necessità di maggiore consapevolezza e sicurezza nell'ambito delle transazioni online.